CefaDol è un integratore alimentare formulato con Boswellia, Tanaceto, Zenzero, Magnesio, Vitamina B2 e B6. La Boswellia, il Tanaceto e lo Zenzero aiutano a contrastare gli stati di tensione localizzati. Il Magnesio, le Vitamine B2 e B6 contribuiscono al normale funzionamento del sistema nervoso.
Integratore senza glutine.
La ricerca occidentale ha messo in evidenza l’attività farmacologica degli acidi boswellici, che consiste nell’inibire selettivamente la 5-Lipossigenasi, bloccando quindi la produzione dei mediatori tipici dell’infiammazione, sia acuta (leucotriene LTB4) che cronica (LTC4, LTD4, LTE4), con conseguente diminuzione della risposta infiammatoria, tipica delle reazioni immunologiche ed allergiche.
A differenza dei FANS, gli acidi boswellici non interferiscono con la sintesi delle prostaglandine e quindi NON provocano ulcera peptica, sanguinamenti gastrointestinali e sofferenza epatica.
Recentemente è stata dimostrata l’attività antireumatica degli estratti di Boswellia, visto il coinvolgimento dei leucotrieni nei meccanismi di immuno-stimolazione che caratterizzano l’artrosi.
L’estratto di Boswellia presente nella composizione di Cefadol compresse può essere considerato un rimedio naturale per il trattamento di stati infiammatori muscolo-articolari:
● cronici, come l’artrite reumatoide, l’osteoartrite, dolori dorsali, i reumatismi dei tessuti molli.
● acuti, come tendiniti, periartriti e miositi.
L’estratto inoltre presenta dati clinici a supporto anche nella terapia di:
● asma bronchiale:
● colite ulcerosa;
● morbo di Crohn.
Nella composizione di Cefadol è presente anche il Tanaceto, in grado di svolgere un’azione antinfiammatoria, attraverso l’inibizione della lipossigenasi e della ciclossigenasi. Grazie a questa proprietà è considerato:
● un trattamento preventivo dell’emicrania;
● un rimedio per la cura di patologie di carattere infiammatorio di media entità, quali i dolori artritici.
Lo Zenzero o Zingiber officinale è una pianta perenne originaria dell’India, della Cina e della Giamaica, appartenente alla famiglia delle Zingiberraceae e nota con il nome di Zenzero o Ginger. Le proprietà antistaminiche, antinfiammatorie e procinetiche sono attribuibili principalmente al 6-gingerolo, all’8-gingerolo, al 10-gingerolo, al zingerone e shogaoli ; sembra, infatti, che i gingeroli inibiscano la sintesi delle prostaglandine a livello del tratto gastrointestinale.
Il Magnesio è un catione intracellulare, che catalizza più di 300 reazioni enzimatiche, in particolare quelle riguardanti l’ATP; circa il 50% di tale elemento è presente nei tessuti molli e l’altra metà nelle ossa. Un deficit cronico di questo elemento è frequente negli sportivi e nelle donne in gravidanza, nelle quali può interferire con la crescita e lo sviluppo del feto fino a provocare effetti teratogeni ed un parto prematuro.
La vitamina B2 è contenuta come forma fosforilata nel latte, nei latticini, nella carne, nel pesce, in alcune verdure e nella frutta ed una piccola quantità è fornita dalla flora intestinale. Per essere assorbita, è defosforilata da specifiche fosfatasi nell’intestino tenue ed è assorbita tramite un sistema di trasporto ATP-dipendente. Dal sangue essa raggiunge i vari tessuti, in cui viene successivamente trasformata in FMN e FAD, le due forme coenzimatiche, che partecipano a molte reazioni redox del metabolismo dei carboidrati, proteine e lipidi, alcune delle quali sono di vitale importanza per la funzionalità delle cellule aerobiche. La riboflavina è coinvolta in moltissime reazioni metaboliche che possono riguardare anche altre vitamine; una sua carenza, quindi, può:
● provocare uno stato pluricarenziale di altre vitamine, in particolare di folato, vitamina B12 e piridossina, con conseguente pellagra, alterazioni mitocondriali, aumento della perossidazione lipidica e può contribuire all’eziologia dell’anemia, quando l’assunzione di ferro è ridotta ;
● produrre una tossicità a livello mitocondriale poiché essa è richiesta come coenzima nella catena respiratoria e la sua assunzione ne allevia i sintomi.
● determinare già dopo alcuni giorni lesioni alla cute, alle mucose (caratteristica è la stomatite angolare) e all’epitelio dell’occhio, dolore e/o bruciore alle labbra, alla lingua o alla bocca.
● manifestare anche una diminuzione dell’acutezza visiva,visto che essa può influenzare l’adattamento alla visione notturna attraverso fotorecettori riboflavina-dipendenti.
L’integrazione di vitamina B2 è richiesta durante un’intensa attività fisica ed in seguito ad essa si nota un miglioramento delle performance fisiche.
In Cefadol è presente anche la vitamina B6 o Piridossina che viene metabolizzata in piridossale e/o piridossamina, le quali, una volta fosforilate, costituiscono la forma biologicamente attiva della vitamina B6, funzionando come coenzimi e partecipando a varie vie metaboliche, tra cui il metabolismo degli aminoacidi, il metabolismo lipidico, glicogenolisi e la sintesi di vari neurotrasmettitori, quali serotonina e GABA, che controllano la depressione, la percezione del dolore e dell’ansia. La vitamina B6 è, quindi, coinvolta nella regolazione delle funzioni mentali e dell’umore ed un suo deficit è correlato a disordini neurologici, quali depressione, dolore cronico ed emicrania. In generale, però, gli studi clinici, riguardanti l’integrazione di questa vitamina in soggetti depressi, non hanno evidenziato effetti consistenti, ad eccezione degli studi riguardanti il trattamento con vitamina B6 nella depressione da pre-menopausa. La vitamina B6 agisce da coenzima nella reazione di condensazione tra omocisteina e serina con formazione di cistationina che successivamente viene degradata a cisteina con diminuzione della concentrazione dell’omocisteinemia.
Un suo deficit quindi comporta un innalzamento dei livelli di omocisteinemia a cui segue:
● aumento del rischio per le malattie cerebrovascolari e cardiovascolari
● effetto tossico a livello neuronale del SNC. Un aumento dei livelli di omocisteina, ad esempio, può accelerare la morte dei neuroni dopaminergici in individui affetti da Morbo di Parkinson, mentre l’integrazione di vitamina B6 può diminuire il rischio di questa malattia, proprio riducendo i livelli di omocisteina.
Inoltre, l’integrazione di questa vitamina nelle donne in gravidanza si è dimostrata un buon trattamento della nausea.
È stato inoltre dimostrato che una carenza di vitamina B6 può alterare sia il metabolismo del calcio sia quello del magnesio.